La secolarità e la tutela dei diritti democratici individuali, sono forse le più importanti tra quelle riforme che hanno servito a differenziare anche oggi la Turchia dai suoi paesi vicini. Uno dei più fieri apporti della Repubblica, è stata l'istituzione dei Diritti dell'Uomo e della Donna nel nuovo ordine sociale. La donna turca è stata esaltata in modo simbolico attraverso la storia, e presentata come l'immagine della madre e pilastro della famiglia. Le donne bene istruite particolarmente nelle città hanno preso ruolo attivo professionale, nelle pubbliche amministrazioni e nel mondo degli affari.

“Anatolia”; turchi chiamano la loro Patria "ANADOLU" che letteralmente possiamo tradurre: "terra piena di Madri". Dopo le riforme di Ataturk, la partecipazione delle donne nella vita sociale, politica ed economica è aumentata enormemente; però la loro importanza fondamentale di Madre e dì sostegno familiare, ha continuato, come da sempre. All'inizio della Repubblica, le donne di città, hanno partecipato attivamente alle diverse professioni, agli affari del governo, al mondo degli affari, trattando con i Membri del Parlamento, Professori Universitari, rivestendo pure cariche e posizioni di alto livello nell'Amministrazione sia nel settore pubblico che in quello privato.

Le forme occidentali dell'arte e della letteratura entrarono nella cultura d'elite, e continuarono a fiorire accanto a quelle locali tradizionali e popolari.

Ogni cambiamento sociale e istituzionale lascia le sue tracce sulla cultura. Le riforme all'inizio del XX sec., hanno spinto la Turchia in una sorsa accelerata verso la modernizzazione. Comunque, ottime misure di precauzione sono state prese per permettere alla cultura ed alle tradizioni di sopravvivere ed evolvere. Nonostante che i cambiamenti della ideologia siano stati ben coreografati e significativi, non hanno mai raggiunto la moltitudine delle modifiche che si verificano oggi.

Iniziando con il programma di urbanizzazione nel 1950, seguito dalle Riforme del Mercato Libero nel 1980, una trasformazione incontrollabile ha preso posto nel paesaggio. Da un lato vediamo che i giovani, pronti a partecipare all'esplosione dell'economia con delle risorse infinite dell'ordine del Nuovo Mondo, e la generazione dei contadini è dei militari che si addossavano al Governo "Padre" (Devlet Baba), sono stati sostituiti da una generazione "capace di intraprendere"; dall'altro lato invece appare la possibilità di rompere tutti i legami col passato e col paesaggio, dal quale dipenderà il futuro, che non è mai stato così reale come lo è oggi.

Ad esempio, i nuovi procedimenti industriali dell'agricoltura sradicano le albicocche, le ciliege e tutto quello che rimane di naturale all'Anatolia, come pure le galline felici, le pecore, le mucche. Questo rapido cambiamento li condurrà sicuramente verso un'esistenza miserabile che trasformerà il tutto in una uniformità senza gusto.  Le nostre speranze riposano comunque sulla formosa donna turca che sa meglio, e si fida al suo gusto quando cerca sui mercati degli ortaggi fatti crescere senza "ormoni". Ma saprà lei trasmettere questa saggezza alla figlia ambiziosa che preferisce portare i LEVI'S?

Con la libertà dell'economia sul mercato, molte decisioni pubbliche sono riuscite a far dimettere i governi locali.  Se venite in Turchia durante il periodo delle elezioni generali, sarete testimoni di un processo, sicuramente perso "a priori", là dove la tecnologia avanzata e le campagne elettorali raggiungono il pubblico solamente tramite i mass media elettronici. In Turchia, questo avviene nelle strade, sulle piazze e nei caffè. Nel periodo pre-elettorale, in tutto il paese vi è un'aria di Festival. II popolo turco e ben conosciuto per la sua ingegnosità, vivacità di spirito, facilità di adattamento. In questo clima di democrazia, le esperienze avranno sicuramente successo, ed il paesaggio turco continuerà ad assicurare una relazione duratura ed armoniosa col suo popolo.