Konya
(500.000 abitanti),
una delle prime sette città dopo Noè, in epoca romana era conosciuta col
nome di Iconium.
Capitale dei turchi selgiuchidi dal XII al XIII
secolo, fu uno dei più grandi centri culturali della Turchia.
Durante questo
periodo di espansione artistica, politica e religiosa, il mistico Mevlana
Celaleddin Rumi fondò l'Ordine Sufico, ben conosciuto nell'ovest con il
nome di Dervisci "Ruotanti o Danzanti" (Sema).
II mausoleo di Mevlana,
ricoperto di mattonelle verdi, è la costruzione più famosa di Konya. Accanto
al mausoleo, l'antico seminario dei dervisci, ora trasformato in museo,
conserva i manoscritti che racchiudono l'opera di Mevlana, come pure oggetti
di culto mistico appartenuti all'Qrdine.
Tutti gli anni, a metà dicembre, questo Ordine religioso
tutt’ora attivo, celebra una cerimonia (Sema) per commemorare i Dervisci
Ruotanti. Questa bellissima danza controllata, compiuta quasi in "transe", di uomini con l'abito lungo e bianco che girano su
se stessi, offre un’esperienza mistica allo spettatore.
Da non perdere:
In prossimità della cittadella antica,
la Moschea di
Alaeddin, edificata nel 1220 durante il regno del grande sultano
selgiuchide Alaeddin Keykubat, domina il cielo di Konya. Ad un lato di
questa moschea, troviamo solamente una piccola parte di quanto rimasto del
palazzo imperiale selgiuchide. La Medrese di Karatay, ora museo,
custodicce interessanti ceramiche selgiuchidi. Dall'altro lato della
moschea, la İnce
Minareli Medrese del 1258 è notevole per il suo
meraviglioso portale selgiuchide barocco.
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KONYA
Anche il Sırçalı Medrese ed il complesso Sahip Ata
fanno
parte delle opere selgiuchidi. Il Museo Archeologico di Konya è considerato
dai visitatori di eccezionale interesse. Le collezioni del Museo Koyunoglu
sono una raccolta di storia naturale e di vecchi kilims. Accanto al
complesso del museo, la casa restaurata di izzettin Koyunoglu, illustra il
modo di vivere di una prospera famiglia del luogo.
A Sille, a 10 km a nord di Konya, si trovano la chiesa
bizantina di Haghia Eleni e parecchi santuari rupestri con
affrecchi.
Akşehir,
situata a nord-ovest, è nota in tutta la Turchia perchè
luogo di nascita dell'umorista del XIII secolo, Nasrettin
Hoca, il cui mausoleo si trova in questa città. Tra gli
altri monumenti da vicitare, citiamo la Moschea Ulu (XIII
sec.), l'Antinkale Mescidi ed il mausoleo di Sahip Ata,
convertito in museo.
Sulla strada a sud di Beyşehir, fermatevi a Eflatun
Pinar, vicino al lago, per vedere un'insolita e
monumentale fontana ittita. Parecchie e interessanti
costruzioni selgiuchidi sorgono in prossimità della
graziosa Beysehir, sulle sponde dell'omonimo lago. Tra
queste possiamo citare la Moschea di Esrefoglu ed il
Palazzo estivo di Kubad Abad. Sull'isola Kizkalesi, vi è
un altro palazzo medievale. L'Isola Haci Akif invece è
ideale per rilassarsi.
Lago
Beyşehir,
è il terzo più grande della Turchia, e si trova a sud-est
del quale si incontra il Parco Nazionale di Beysehir.
Çatalhöyük,
a 45 km a sud di Konya, affascinante sito neolitico dell'VIII millennio
a.C., è considerato tra le città più antiche del mondo. Gli archeologi hanno
accertato che i fori sui tetti delle case di fango erano le loro porte. Il
Museo delle Civiltà Anatoliche di Ankara custodisce il famoso tempio, le
figure delle dee madri e gli affreschi neolitici della zona.
A 96 km ad est di Konya, a Karapınar, vi sono laghi di
origine vulcanica. Il più bello è il Lago Meke a km
7 a sud-est di Karapinar sulla strada Karapinar-Eregli.
Dalla cima si può vedere un'isola naturale e il lago.
A nord della stecca strada a km 8 da Karapinar si trova il
Lago Acı (Acıgol).
A Ivriz, centro ittita a km 168 ad est di Konya,
potete ammirare uno dei bei rilievi neo-ittiti della
Turchia, che rappresenta un re ed un dio della fertilità.
A 18 km a sud incontriamo città di Ereğli. Nei
dintorni è possibile osservare distese di alberi di
ciliegio giallo. Il Museo Archeologico della città
accoglie opere ittite, romane, bizantine e selgiuchidi.
Karaman,
un tempo capitale degli Emirati Karamanidi, fu il primo
stato turco ad usare ufficialmente la lingua turca invece
del persiano. Infatti, Yunus Emre, il primo grande poeta
che scrisce in turco, visse in questo luogo nel XIII
secolo. La fortezza circostante risale al tempo dei
selgiuchidi, mentre gli edifici più importanti, quali le
Moschee di Araboglu, Yunus Emre e Aktekke, come pure la
Hatuniye Medrese, furono tutti costruiti ai tempi del
regno Caramanide.
La regione delle mille e una chiese, come attualmente viene
denominata questa zona, e ancora sconosciuta ai più e
luogo ideale per gli amanti della fotografia, del
trekking, della natura, oltre che per gli esploratori.
Sulle cime dei monti, lungo i loro fianchi o nelle valli,
è un susseguirsi di cappelle, monasteri e chiese. Sulla
cima di uno dei monti più alti della regione, il monte
Karadağ (2.288 m.), anticamente si insediarono gli ittiti;
attualmente sono visibili resti di un tempio del quale si
è conservato un altare con iscrizioni geroglifiche.
Chiamato anche, anticamente, monte dell'Arcangelo
Michele (monte Mahalas), questo è anche il luogo dove
i primi cristiani edificarono nel IV secolo d.C. un
complesso monastico in onore, appunto, dell'arcangelo
Michele, con una cappella e una chiesa.
Derbe,
km 30 a nord di Karaman, è uno dei luoghi visitati da
San Paolo, situato ai piedi del Monte Karadağ,
vulcano attualmente spento.
Vicino a Taşkale, a km 48 ad est di Karaman, sul
versante nord della Valle Yeşildere, si trovano i
resti della città storica di Manazan. Costruita durante il
periodo bizantino l'intera città, con sentieri stretti,
case, vie, spazi per il magazzinaggio, cappelle e
cimiteri, che occupava complessivamente un'area di tre
chilometri in lungo e cinque in largo, fu interamente
scavata nella collina rocciosa della valle. Oggi parti
della città sono ancora usate per il magazzinaggio del
frumento.
A sud di Karaman, un sentiero si conduce ai resti di un bel
monastero bizantino Alahan. Vi sono bellissime
sculture in pietra da ammirare. Sicuramente vi piacerà lo
stupendo panorama che si può ammirare da questa magnifica
località.
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